domenica 5 dicembre 2010

Sushi...greco

Pubblicato sul Il Paese Nuovo il 5 dicembre 2010

Prospetto della Chiesa Greca
Potrebbe far freddo, anzi dovrebbe...,rimaniamo a Lecce, per la nostra consueta “gita” domenicale...L’ingresso nel centro storico di Lecce è “trionfale” poiché siamo di fronte a quel monumentale “Arco di trionfo” eretto in onore dell’imperatore Carlo V; prospiciente ad esso s’ammira l’Obelisco borbonico innalzato intorno agli anni venti dell’ottocento. L’antica porta San Giusto, nota attualmente come Porta Napoli, è costruita sul luogo dove sorgeva la suddetta entrata cittadina. Il prospetto principale di Porta Napoli è orientato a nord-ovest, ossia lungo la strada che conduce alla città sul Golfo. L’imponente costruzione, edificata nel 1548 dall’architetto Giangicacomo dell’Acaya, è collocata in una zona isolata dal centro; alta circa ventuno metri, il grande accesso è costituito da una coppia di robuste colonne terminanti con capitelli compositi e sostenenti il triangolare timpano effigiante l’arme dell’Impero austro-spagnolo sorretto dall’aquila bicipite.
Dal gigantesco arco si scorge il rettilineo asse viario di via Principi di Savoia, proseguendo, notiamo la sobria facciata neoclassica del Teatro Paisiello e qualche metro più avanti ci affacciamo su piazza Giorgio Bavigli luogo sul quale è teatralmente concepita la piramidale Chiesa delle Alcantarine.
Arrivati allo svincolo con via Umberto I, che conduce alla scenografica Basilica di Santa Croce, cerchiamo di evitare il richiamo festoso dell’eccentrico “animo barocco” modellato ed imprigionato in forme e volumi, telanomi ed astanti prima di giungere da personaggi ed altri santi.
Gelosamente custodita tra gli edifici di color giallo paglierino, la chiesa di San Nicolò dei Greci meglio conosciuta come Chiesa Greca domina solitaria la piccola piazza antistante. L’edificio fu costruito ex-novo con linee architettoniche semplici nel 1765 da un progetto multiplo degli architetti leccesi Francesco Palma, Lazzaro Marsione, Lombardo e Vincenzo Carrozzo. L’essenziale facciata è suddivisa in due ordini da un’aggettante cornice marcapiano e da quattro paraste doriche che scandiscono verticalmente il prospetto. L’interno a navata unica rettangolare ha una copertura a volta; l’iconostasi, ossia il tramezzo in legno (o in muratura) decorato da preziose icone, divideva e divide lo spazio dedicato ai fedeli dal presbiterio (spazio riservato al clero).
Il prezioso elemento architettonico è caratterizzato da tre porte, una centrale e due laterali in quella mediana è raffigurata l’immagine del “Noli me tangere” mentre gli sportelli laterali custodiscono gli arcangeli Michele e Gabriele. Le quattro sezioni del sacro muro sono scandite da otto semi colonne che supportano quattro tavole a fondo oro nelle quali sono presenti le icone della Vergine col Bambino, del Cristo sommo sacerdote, di San Giovanni Battista e San Nicola di Myra. La parte terminale dell’iconostasi è corredata da una composita teoria policroma delle Storie della vita di Cristo e dei ritratti degli Apostoli, sopra di essa il minuto trittico della Deesis (ossia l’immagine archetipica del Cristo benedicente affiancato dalla Madonna e S.Giovanni Battista) chiude il registro iconografico ortodosso; alle spalle dell’iconostasi si trova l’altare. Attualmente nell’edifico si riunisce la comunità di rito greco-bizantino.
A pochi passi da questo piccolo scrigno liturgico nel cuore del centro storico si trova lo ShuiBar il noto ritrovo della night life leccese; un luogo ideale con un’atmosfera raccolta dove si può associare ed assaporare il gusto della tradizione culinaria salentina alle deliziose e saporite pietanze orientali del sushi. Stasera il consueto appuntamento domenicale con le jam session ed il grande jazz.

Giuseppe Arnesano

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