venerdì 30 dicembre 2011

Lo “scioglimento” dell’Ordine dei giornalisti e il futuro dei colleghi pubblicisti



tratto dal sito www.odg.it

30/12/2011 
L’Italia è un Paese di giuristi, altro che di allenatori di calcio. Poteva il presidente dell’Ordine nazionale sottrarsi a tale esercizio? Poteva e doveva, in verità. Un po’ per ruolo e molto per carattere.
 
So che in giro c’è tanta gente che ritiene che basti apparire per esistere. Personalmente credo che le dichiarazioni vadano centellinate anche se rilasciarle costa la fatica di un fiato, mentre lavorare per costruire richiede un impegno energetico maggiore. Notti passate alla Camera dei Deputati per sollecitare ragionevolezza su aspetti non marginali; riunioni per spiegare le conseguenze di questa o quella parola. Niente medaglie, per carità: fa parte del dovere. Come quello di tacere davanti a qualche, troppe volgarità.
 
So anche che un numero ancor più consistente di persone afferra un microfono (o la tastiera di un computer), fa dichiarazioni roboanti sulla nave che affonda, ma subito dopo considera “inopportuna” una riunione per una riflessione comune sui problemi che riguardano l’Ordine: vengono prima torroni e panettone, cotechino e lenticchie!
 
Ma quando le dichiarazioni di alcuni determinano un turbamento crescente nella categoria, allora il presidente dell’Ordine ha il dovere di fare chiarezza.
Con un pizzico di ironia (tanto per tentare di alleggerire la spiegazione, necessariamente lunga e noiosa, nonostante il mio modo di scrivere, e di parlare, poco istituzionale), finalizzata anche a tenere desta l’attenzione e con la consapevolezza che ci sarà qualche “giurista” (le virgolette sono volute) che polemizzerà, forte delle sue convinzioni, ovviamente più “fondate” degli studiosi del diritto ai quali il presidente dell’Ordine si è rivolto.
 
 Che cosa sta circolando sul web, in particolare. Molto. Segnaliamolo per punti, cercando di fare chiarezza.
 
1) L’Odg è stato sciolto o verrà sciolto dal 31 dicembre 2011.
2) No, l’Odg verrà sciolto dal 13 agosto 2012.
3) Dal 13 agosto 2012 chiunque scriverà più di dieci (!!!!!) articoli potrà essere denunciato per esercizio abusivo della professione
4) No, non verrà sciolto l’Odg, ma potranno farne parte solo quanti hanno superato l’esame di Stato, cioè i professionisti.
5) I pubblicisti? Saranno spazzati via, non avendo fatto l’esame di Stato.
6) No, non saranno cancellati, ma non sarà possibile iscrivere nuovi pubblicisti, neanche quanti hanno già concluso o stanno per concludere il percorso, previsto dalla legge vigente, di due anni di collaborazione continuativa e retribuita per chiedere l’iscrizione all’apposito elenco.
 
Non ho ancora ricevuto la richiesta sfera di cristallo (sapete tutti che durante le feste le Poste hanno dei ritardi maggiori) e, quindi, non so dove chi scrive queste cose abbia tratto queste informazioni (me lo sento già il polemista di turno: scherza sui disagi dei colleghi!)
 
Quel che so è che mi è capitato di confrontarmi con qualche ministro e anche con un pubblicista illustre, incontrato per caso: Mario Monti. Fa il presidente del Consiglio – “fino a che il Parlamento lo vorrà”, dice lui stesso con sottile ironia – e né lui né i suoi ministri hanno cominciato a lavorare al DPR che ci regolamenterà (penso che a lui lo avrebbero detto). Di più, il presidente Monti, quando gli ho consegnato la “tessera d’onore” – introdotta dal mio predecessore Lorenzo Del Boca il quale al Quirinale la promise a Carlo Azeglio Ciampi – mi ha detto di essere “commosso, molto commosso” perché lui è un pubblicista, avendo scritto 3 o 4 articoli (sappiamo tutti, è bene precisarlo per evitare che qualche cultore del diritto chieda di aprire un’indagine su quella iscrizione, che di commenti il professor Monti ne ha scritto decine per non dire centinaia).
 
Quindi non so dove siano state attinte queste informazioni.
Veniamo alle notizie, non alle illazioni o alle chiacchiere:
 
- Il 13 agosto 2010, l’allora ministro Giulio Tremonti presenta un decreto nel quale si legge: “Gli ordinamenti professionali dovranno essere riformati entro 12 mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto per recepire i seguenti principi: ….”.
 
- Il successivo maxiemendamento, confluito nella legge n.183/2011,  prevede che la riforma degli Ordini non avvenga più con legge, ma con“decreto del Presidente della Repubblica emanato ai sensi …..”. Resta ferma la data del 13 agosto 2012.
 
- Il governo Monti modifica ulteriormente la norma, aggiungendo il seguente periodo “e, in ogni caso, dalla data del 13 agosto 2012”. In sostanza, varato o no il decreto, le normative vigenti sarebbero state abrogate da quella data.
 
- La Camera (e il Senato conferma) modifica tale norma, inserendo all’articolo 33 un comma 5 bis. Questo: “Le norme vigenti sugli ordinamenti professionali in contrasto con i principi di cui al comma 5, lettere da a) a g), sono abrogate con effetto dalla data di entrata in vigore del regolamento governativo di cui al comma 5 e, in ogni caso, dalla data del 13 agosto 2012”.
 
Che cosa dicono, in sintesi, le lettere da a) a g) dell’articolo 33 comma 5:
 
a) L’accesso alle professioni è libero, ci deve essere autonomia e indipendenza di giudizio, non ci può essere numero chiuso o limitazione territoriale per l’attività (tranne eccezioni);
 
IL NOSTRO ORDINE SI FONDA SU QUESTI PRINCIPI
 
b)  Prevede l’obbligo della formazione continua, con conseguenti sanzioni disciplinari a chi si sottrae;
 
IL NOSTRO ORDINE E’ GIA’ SU QUESTA STRADA, SIA PER I PROFESSIONISTI CHE PER I PUBBLICISTI. SONO STATI PREPARATI VOLUMI ED E’ IN AVANZATO STADIO LO STUDIO DI UNA FONDAZIONE CHE SI OCCUPERA’ PROPRIO DI QUESTO
 
c) è necessario fare un tirocinio (al “tirocinante dovrà essere corrisposto un equo compenso di natura indennitaria”). Il tirocinio non può essere più lungo di 18 mesi;
 
A parte la terminologia che fa emergere che i giornalisti sono finiti per caso in un provvedimento che riguarda professioni che esercitano attività economica, IL NOSTRO ORDINE PREVEDE CHE IL TIROCINIO (noi lo chiamiamo praticantato) DURI 18 MESI.
 
C’è, quindi, la necessità di una integrazione sui tempi di formazione per gli aspiranti pubblicisti;
 
d)  parla del compenso spettante al professionista che deve essere pattuito per iscritto, in base alla complessità dell’incarico;
 
e)  prevede l’obbligo di una assicurazione “a tutela del cliente”;
 
IL NOSTRO ORDINE HA ESPLORATO, DUE ANNI FA, LA POSSIBILITA’ DI FARE UNA CONVENZIONE CON UNA ASSICURAZIONE: è estremamente costosa, ma resta da capire se davvero possa estendersi questo obbligo ai giornalisti.
 
CHI SAREBBE IL CLIENTE? La ratio della norma è evidente: un commercialista che sbaglia una maxi dichiarazione, un ingegnere, un dentista….
 
f)  prevede che le funzioni disciplinari vengano, a livello territoriale o nazionale, esercitate da organi diversi rispetto a quelli che hanno funzioni amministrative;
 
PER QUEL CHE RIGUARDA NOI, SIGNIFICA CHE – AD ESEMPIO – ACCANTO AL CONSIGLIO REGIONALE DEL LAZIO DOVRA’ ESSERCI UN NUOVO ORGANISMO E COSI’ ACCANTO AL CONSIGLIO NAZIONALE: c’erano già in Parlamento proposte, elaborate dall’Odg, tese a snellire l’iter dei procedimenti disciplinari. Occorrerà capire chi farà parte di questi organismi.
g)  rende pienamente libera la pubblicità informativa sulle qualità e i titoli professionali.
 
Ora che sappiamo di che cosa stiamo parlando, veniamo alle risposte a quei quesiti iniziali:
 
1) E’ escluso che l’Ordine venga sciolto, il 31.12.2011 o il 13.08.2012. Non c’è nulla nelle norme da a) a g) che lo preveda. Anzi, c’è sostanzialmente confermato che restano in vigore, in assenza del DPR, le normative vigenti ad eccezione di quelle in contrasto con quanto previsto dalle lettere a), b), c), d), e), f), g) del citato articolo 33 comma 5.
 
2) (vale anche come risposta quanto scritto sopra)
 
3) Perché verrebbe denunciato chi scriverà più di 10 articoli? E perché 10 e non 8? O non 12: si può negare, oltre che il diritto ad una mela al giorno, anche il diritto ad un articolo al mese? Penso di no. Non solo perché c’è la Costituzione della Repubblica, ma soprattutto perché non c’è nulla nelle norme vigenti, ripeto nelle norme non nelle illazioni, che giustifichi una affermazione simile.
 
4) Chiarimento complessivo che vale anche per i punti 5 e 6:
 
La legge in vigore prevede l’abrogazione delle norme esistenti solo nelle parti che sono in conflitto con le lettere da a) a g) dell’articolo 33 comma 5. Il legislatore non ha scritto, ad esempio, che vengono abrogate le norme che siano in contrasto con quanto previsto dall’articolo 33 comma 5 fino alla lettera g) compresa. Ma solo con quanto dettato dalle lettere da a) a g).
 
Il primo capoverso del comma 5, dunque, non è richiamato: era questo che faceva riferimento all’esame di Stato ed è questo che aveva indotto i colleghi pubblicisti ad una ribellione sacrosanta, che ho cercato di rappresentare al presidente Monti, pubblicamente nel corso della conferenza stampa e, sia pur brevemente, in privato.
 
Sia chiaro, non so come finirà. So che non accetterò la mortificazione di questa professione con la penalizzazione dei colleghi pubblicisti.
So, per quel po’ di cultura giuridica che ho e di informazioni che ho assunto, che nessuno può richiamare legittimamente quel primo capoverso del comma 5 dell’articolo 33.
IL LEGISLATORE NON LO HA FATTO (non so se per distrazione, come qualcuno potrebbe ipotizzare, o per una sensibilità della quale sento il bisogno di dare merito ai due relatori delle commissioni Bilancio e Lavoro della Camera dei Deputati).
SO CHE L’ALLARMISMO CHE CIRCOLA IN QUESTE ORE NON SI FONDA SULLE NORME, MA SU CATTIVE O PARZIALI INFORMAZIONI.
Spero, con questa nota (diramata con un ritardo per il quale mi scuso, avendo come attenuante l’impegno di ieri con il presidente Monti) di aver dato un contributo ad un recupero di serenità.
Fermo restando il dovere, di tutti noi, di seguire senza distrazioni questa questione (magari una pausa per farci gli auguri di buon anno, che rivolgo a tutti quanti leggeranno questa lunghissima nota, ce la possiamo permettere)
Enzo Iacopino

domenica 25 dicembre 2011

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MusicIn
(periodico di informazione attualità e cultura musicale)

Ora direttamente sul sito di MusicIn: www.musicin.eu



sabato 10 dicembre 2011

Zocaffe/ Con "Il Piglio Giusto"







Zocaffe

Inutile dubitare, la giovane e dinamica formazione degli Zocaffe si presenta proprio con il piglio giusto. Questo, “Il piglio giusto” è anche il titolo del loro disco d’esordio, prodotto e registrato in collaborazione con la “Phonarchia Produzioni” nelle sale della “White rabbit hole studio” di Volterra.Tutto ebbe inizio quando, nel Febbraio 2009 l'allora trio, composto da batteria e due chitarre, decise di abbandonare la formazione classica per inseguire uno stile sonoro inedito e minimale.
Gli Zocaffe perseguono di base ritmiche soluzioni rock’n roll anche se, con semplici ed originali sviluppi armonici, colorano il loro sound con variegate sfumature funk, british pop e punk che ben s’accordano ai testi cantati in italiano. Il disco, in uscita il prossimo 23 Gennaio 2012, si compone di nove tracce che raccontano, in maniera divertente e facilmente orecchiabile, le differenti inclinazioni socio-comportamentali di quell’eterna e mitica figura che è l’essere umano.
Alla band composta da Antonio Giagoni (voce, chitarra e percussioni), Emanuele Baronti (chitarra, cori e kazoo), Vieri Prati (batteria e cori) e Giovanni Palamidessi (contrabasso), si affiancano, nella realizzazione di questo primo album, Massimo Luca (chitarra), Matteo Biancalani (sax), Giampiero Silvi (violino) e Nicola Baronti (rhodes, organo e piano).
Giuseppe Arnesano

mercoledì 7 dicembre 2011

Magie di Mezzanotte




Un film di Woody Allen. Con Owen Wilson,Rachel McAdamsMichael SheenNina AriandaKurt FullerCommediadurata 94 min. - USA, Spagna 2011.
Variegate, intime, turistiche ed affascinanti sono le solari  ed a tratti piovose cartoline della Parigi contemporanea ripresa dal regista newyorkese Woody Allen, ma in questa eclettica città dopo i rintocchi di mezzanotte accade di tutto. 
Gil,stravagante sceneggiatore hollywoodiano ed aspirante scrittore, interpretato con discreta bravura ed impronta alleniana da Owen Wilson, si concede alcuni giorni di vacanza nella Ville Lumiere in compagnia della futura moglie Ines (Rachel McAdams). 
Gil, insofferente ai frenetici ritmi mondani imposti della bella Ines, accompagnata da genitori sospettosi e dal “pedante” Paul, vecchio amico di lei, s’inebria dell’incantata teoria dell’ “idea del periodo d’oro”, smarrendo magicamente se stesso tra feste, vecchi locali e sonorità charleston della Parigi degli anni Venti.Tra rocamboleschi incontri a bordo di una puntuale Peugeot d’epoca, colloqui surreali e geniali e poetiche soluzioni letterarie, Woody Allen incanta e sorprende con stile semplice e raffinato sospeso tra sottile ironia e romantiche soluzioni d’altri tempi.
Giuseppe Arnesano

mercoledì 30 novembre 2011

“Salento il Sole, il Mare l’Inquinamento”




L’associazione culturale
Fermenti Intraprendenti


Presenta il convegno:

“Salento il Sole, il Mare l’Inquinamento”


L’associazione culturale Fermenti Intraprendenti organizza, in data


Venerdì 23 Dicembre 2011 

alle ore 17:30


                                            

 presso l'ex monastero di Sant’Elia (strada provinciale Squinzano-Campi), 

un convegno scientifico-culturale riguardante “Cerano e Ilva inquinamento ambientale nel Salento e conseguenze per la salute. Problematiche e prospettive”.


L’iniziativa, promossa dall’associazione culturale Fermenti Intraprendenti e 

con il patrocinio del Comune di TrepuzziAssessorato all’Ambiente,

 Provincia di LecceRegione Puglia,Comune di Squinzano,

 Comune di Campi Salentina,Unione dei Comuni del Nord Salento, 

Gruppo d’Azione Locale ed Arif, 


promuove una giornata in favore della divulgazione ed informazione scientifica sull’attuale situazione ambientale nel Salento.
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Tristemente note sono le raccapriccianti analisi ambientali e l’aumento delle neoplasie denunciate da diversi anni da numerosi esperti del mondo scientifico e culturale, attribuite agli inquinanti tossici selvaggiamente rilasciati da Cerano, la più grande centrale termoelettrica d’Europa e dall’Ilva stabilimento siderurgico di Taranto tra i più grandi del mondo.

 Non solo Brindisi e Taranto,ma da qualche tempo anche l’intera provincia di Lecce, è coperta da una drammatica “nube” inquinante, la quale, secondo recenti studi, ha fatto innalzare la mortalità per patologie tumorali causate dagli eccessivi e continui squilibri industriali dovuti anche ad altre e meno note aziende locali come la Copersalento (ormai dismessa) e Colacem (in piena attività).

 In questi anni abbiamo assistito ad un crescente utilizzo delle nuove energie alternative sul nostro territorio, ma nonostante ciò non si è ancora arrivati ad un intervento risolutivo di forte impatto ambientale; quanto tempo deve ancora passare e quanti danni dovranno subire i cittadini prima che le energie rinnovabili sostituiscano concretamente questi obsoleti impianti inquinanti? Chi è che si assume le responsabilità di tutto questo?
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 Maurizio Nocera inaugurerà la serata con un excursus storico-artistico sull’ex complesso monastico di Sant’Elia. Sempre nelle sale del monastero ci sarà l’esposizione fotografica intitolata “Visioni Inquinate” 

a cura di Eva de Guz,Gaetano Carrozzo e Giacomo Rosato.

 A conclusione del convegno sarà presentato

il concerto jazzistico del duo composto da Paola Cannoletta (piano-voce) e Giancarlo del Vitto (chitarra) con successiva degustazione di vino locale prodotto dalla cantina De Falco di Novolibuffet gentilmente offerto dall’Istituto Alberghiero Columella di Lecce e dessert dolciario fornito dal Caffè Marulli di Squinzano. Decorazioni floreali realizzate da L’Orchidea di Roberta Tomasi a Squinzano.
Sponsor dell’evento
Chips abbigliamento donna (Trepuzzi)
L’orchidea (Squinzano)
Istituto Alberghiero Columella (Lecce) 
Biosud
Caffè Marulli (Squinzano)
 Cantine De Falco (Novoli)
Partner dell’evento
Associazione FRISIA LecceAssociazione culturale Fondo Verri,
Associazione Tommaso CarettoAssociazione Amici dei Musei






Ufficio StampaFermenti Intraprendenti:
Facebook: Fermenti Intraprendenti Associazione Culturale

venerdì 28 ottobre 2011

FINO ALLA FINE DEL GIORNO romanzo d'esordio di Osvaldo Piliego



Prosegue il "tour" di presentazione di "Fino alla fine del giorno" (Lupo editore), romanzo d’esordio del giornalista e scrittore Osvaldo Piliego, direttore di Coolclub.it e collaboratore del Nuovo Quotidiano di Puglia e di Rockerilla. Venerdì 21 ottobre alle ore 18.30 appuntamento alla Libreria Caforio di Manduria (Ta) con l'autore, lo scrittore Omar Di Monopoli e il giornalista Dario Goffredo.

Questi i prossimi appuntamenti:
27 ottobre - Chiccen, Roma
28 ottobre - Edison Book Store, Arezzo
29 ottobre - Modo, Bologna
3 novembre - Alambicco, San Cesario di Lecce
17 novembre - Culturando, Brindisi

Il pub di Settimio è l’approdo di generazioni perdute, il punto d’incontro di storie confinanti, di solitudini che annaspano nell’illusione di risolversi in cerca di una free way destinata a rivelarsi una diàspora. Le radici si sgretolano insieme alla sassosa terra salentina, incapaci di trattenere valori e tradizioni nell’incalzare disordinato di tempi nuovi e non certo migliori. Luca, Francesca, Dora, zio Franco, Emanuele… dalle storie della famiglia Peschici e dalla costellazione dei personaggi che incrociano le vicende di Danilo emerge un quadro di gente a volte ignara di tradire se stessa, totalmente partecipe delle inquietudini e delle corruzioni che segnano l’oggi in modo globale, immersa in un disorientamento a malapena illuminato da barlumi di autocoscienza e dai legami affettivi che hanno nutrito l’infanzia. Dal coraggioso e coinvolgente romanzo di Osvaldo Piliego esce il Salento oscuro, nascosto a chi insiste a rifugiarsi in una pizzica mitizzata come emblema di purezza primigenia; è la denuncia di una penna “giovane” che, pur intrisa di nostalgia, rifiuta le panoramiche da cartolina per guardare ad occhi aperti la realtà e interrogarsi sui rischi che essa comporta.

Ingresso gratuito - Info www.lupoeditore.com

RIVOLUZIONI DI MEZZANOTTE: ...A TOYS ORCHESTRA


Intervista pubblicata su www.coolclub.it

A qualche settimana dall'uscita del nuovo disco intitolato Midnight (R) evolution, pubblicato con l'etichetta fiorentina Ala Bianca/Urtovox, gli "...A Toys Orchestra" capitanati da Enzo Moretto (voce, chitarre, piano, synth) e con Ilaria D'Angelis (voce, synth, piano, chitarra, basso), Raffaele Benevento (basso, chitarre) ed Andrea Perillo (batteria) sono pronti ad incantare i propri estimatori e non solo. Gli undici brani dalle sonorità accattivanti carichi di un'intensa coscienza civile, nascono dall'eredità del precedente progetto Midnight Talks e secondo le parole di Enzo, storico frontman della band salernitana, dalla "voglia di fare sempre meglio". "Midnight (R) evolution", continua Moretto, "è un qualcosa di molto vicino all'amor proprio, ma scevro da egoismi".
Nell'album è incluso anche un dvd dal titolo Midnight Stories con la video-storia della band, i backstage, i racconti, le interviste ed i contenuti speciali dagli esordi ad oggi.

toys_orch"...A Toys Orchestra" perché la scelta di questo nome?
La seriosità della parola "orchestra" affiancata all'immaginario ludico di "giocattolo" funziona e ci identifica bene. I tre puntini sospensivi sono un espediente onirico per sentirsi sempre in mezzo al discorso, né all'inizio né alla fine, nonché per risultare sempre in cima agli elenchi in ordine alfabetico.

Nel Giugno del 2001 è stato pubblicato il vostro primo album intitolato "Job" (Fridge), dall'anno di esordio ad oggi, in che modo si sono evoluti gli "...A Toys Orchestra"?
Sono cambiate tante cose, ci sono maggiori consapevolezze e prese di coscienza, c'è più esperienza, il che è naturale dopo tanto tempo che si suona insieme. Ci siamo consolidati, e se prima il nostro obiettivo era quello di diventare musicisti, oggi è rimanere tali. Ma le motivazioni sono le stesse di dieci anni fa. Quella voracità emozionale è ancora intatta, e lungi da noi dal ricercare la maturità.

Qual è l'eredità del "Midnight Talks"?
L'unica eredità che lascia un disco è la voglia di fare meglio nel prossimo.

Raccontaci della filosofia del nuovo disco "Midnight (R) evolution"?
Credo che la rivoluzione sia un concetto spirituale. Una corrente in divenire che parte dall'Io più profondo e che può propagarsi  sinergicamente alla collettività attraverso l'empatia. Qualcosa di molto vicino all'amor proprio, ma scevro da egoismi.

Salernitani di origine, come è stato uscire dai recinti del provincialismo musicale?
Decisamente arduo, ma non c'è ostacolo che tenga di fronte all'ostinazione. Il nostro è stato uno slancio vitale, come un sub che risale in superficie per respirare. Ma senza quel "provincialismo" probabilmente non avremmo goduto di tanta foga.

Ad oggi, in che termini stimi la cultura musicale italiana?
Proprio non saprei. Esistono due mondi, uno patinato e sfacciatamente posticcio che affolla le classifiche e i grandi network ed intorno a cui girano affari,un altro che brulica nel sottobosco e si sostiene a fatica,ma che a onor del vero è fin troppo sovraffollato. Manca l'anello di congiunzione,non c'è contatto tra i due mondi, né sfumatura che li avvicini. Non esiste una cultura musicale univoca.

Chi potrebbe rimettere in sesto la nostra Babilonia?
Ghandi diceva: "sii il cambiamento che vorresti vedere nel mondo".
Giuseppe  Arnesano

martedì 25 ottobre 2011

CATTURARE IL TEMPO -Corso di fotografia-



Ora
venerdì 28 ottobre · 19.00 - 22.00

Luogo
Fondo Verri, via S. M. del Paradiso n8

Creato da

Maggiori informazioni
BASE
Cos’è la fotografia | Come funziona un apparecchio fotografico
L’immagine | La regola dei 3/3
La fotografia come strumento narrattivo | I vari generi fotografici
L’editin nella cultura del digitale


AVANZATO
Cos’è la fotografia | Come funziona un apparecchio fotografico
Utilizzare diaframma e tempi per la costruzione delle immagini
L’inquadratura | La regola dei 3/3
La fotografia come strumento narrattivo | I vari generi fotografici
L’editing nella cultura del digitale | Costruzione di un portfolio
DURATA 24ore (1 incontro a settimana e 2 incontri all’esterno con esercitazioni pratiche)
SEDE: Fondo Verri,, Via Santa Maria del Paradiso, 8c


info: studios@speranzafrancesca.com