martedì 5 aprile 2011

Un capolavoro narrativo brillante

Pubblicato su CoolClub 
numero 73 e 37
Aprile/Maggio 2011

Intervista a Paolo Benvegnù

A quasi un mese dall’uscita del nuovo ed ipnotico album “Hermann”,  I Paolo Benvegnù scalano la classifica dei dischi più venduti. Il nuovo progetto artistico, pubblicato con la propria etichetta “La Pioggia di Dischi/Venus”, comprende tredici brani che si avviluppano sull’eterno “mito” dell’uomo e “degli archetipi del pensiero occidentale”. “Hermann” è un capolavoro “narrativo” e poeticamente brillante carico di sonorità sempre vive, oniriche e magicamente affascinanti.
Dopo la tappa romana goduta sul palco del Circolo degli artisti l’“Hermann Tour 2011” prosegue alla volta di altre città italiane.
Il tuo ultimo lavoro prende il nome di “Hermann”, come è nata l'idea del tuo terzo LP?
Hermann è un disco sull'umano. E l'idea era di musicare un disco di letteratura, come ad esempio musicare L'Orlando furioso. Ovviamente badando alle nostre intuizioni, usando il mito e gli archetipi del pensiero occidentale come partenza per sviluppare prospettive diverse. Così abbiamo scritto una sceneggiatura, come in un film, ne abbiamo colto gli aspetti che più ci interessavano, ne abbiamo fatto una colonna sonora.
Copertina del disco: "HERMANN"
In questo disco ti confronti con personaggi del passato, del presente e del futuro dialoganti con personalità come Sartre, Ulisse, Perseo e Narciso, che cosa ti ha colpito di questi eterni personaggi?
In realtà, i racconti riguardanti l'umanità antica o moderna, inventata o no che hai citato, mi colpiscono esattamente come il taxista davanti alla stazione, il fruttivendolo, il falegname. I problemi, una volta esaurita l'ansia da cibo, sono sempre gli stessi dalla notte dei tempi. Piccole diversità socio-politiche spazio-temporali, ma gli uomini sono sempre gli stessi. Ed io sono interessato a tutta l'umanità, me compreso. Il meno capibile. 
Nel brano “Avanzate, Ascoltate” metti in musica “le pazzie degli uomini”, secondo te esiste un rimedio?
Il rimedio alle pazzie è sempre lo stesso. Leggerezza, comprensione, Amore, Giustezza. Difficile è arrivarci. Ma non impossibile. 
Il brano “Andromeda Maria” mi ha particolarmente emozionato, cosa ti ha ispirato nella composizione?
Il brano è sgorgato fluidamente dalla lettura de “Le mille e una notte”. Sherazade è come Andromeda, imprigionata al destino di narratrice per sopravvivenza, ma anche come Maria, che attende nel Figlio il Padre, L'Assassino ed anche se stessa. 
Quale è il messaggio dell'uomo raffigurato in copertina?
I Paolo Benvegnù hanno i loro occhi che sono Mauro Talamonti , Francesco Prosperi e lo staff Visuale di Capicoia. Abbiamo insieme e contemporaneamente lavorato al disco. La copertina che hanno ideato è simmetrica alla musica. Possiede diverse chiavi di lettura. Ed il gesto delle mani adolescenti femminili che coprono o giocano con il viso di un uomo adulto è sintomo, a mio parere, di un'eterna metempsicosi del Sentire, tramandata da Madre in figlio. E' un messaggio potente, quanto ovvio, e per questo spesso colpevolmente dimenticato. La Saggezza è Figlia e Madre. Sempre. 
Le tredici tracce del nuovo disco narrano la “storia dell'uomo”, quest'ultimo continua la sua evoluzione oppure è in una fase drammaticamente involutiva?
Non è un’ascesa. Nemmeno un'involuzione. Per effettuare questo, l'uomo dovrebbe poter comprendere per poi Sentire. Ma non è così. Procede per avamposti. Poi dimentica. Io sorrido. 
Come ti rapporti con la scrittura?
Ne fruisco. La rispetto. La cerco con tutte le Forze. La manco e la ricerco. Come la Vita.
Quali sono stati i frutti del live “Dissolution”?
Dissolution è un margine personale e collettivo contro il Vuoto. E’ una piccola e mossa fotografia delle settimane precedenti. E non di frutti si tratta. Ma di fiori. Glicini, per l'esattezza.
Quest'anno l'Italia Wave si farà a Lecce, come vedi la realtà musicale pugliese?
La realtà culturale pugliese è l'unica ricca di sorriso in Italia, attualmente. Per questo sono felice che Italia wave sia approdata  da voi. Ma davvero felice e convinto. Per quanto riguarda la musica, conosco ovviamente le realtà più conclamate che non hanno bisogno di commenti, visti i risultati ottenuti.
Puoi farci qualche nome?
Se mi devo sbilanciare, penso che La fame di Camilla sia un progetto bellissimo che ha già scritto pagine importanti e dense e che Amerigo Verardi sia un Poeta di Bellezza.  
Come è lo stato della musica Indie in Italia?
In Italia ci sono progetti musicali meravigliosi. Molto meglio che nel mondo anglosassone. Ma non ce ne rendiamo conto e ci facciamo colonizzare. Poi c'è l'intrattenimento. Bieco. Terribile. E abbiamo un leghista come Ministro della Cultura. 
Nel 2010 Mina nel cd “Caramelle” ha reinterpretato un tuo brano “Io e te”, che reazione hai avuto?
Stupore, ammirazione, incredulità. Ed una promessa. Se dovessi un giorno riuscire ad andare in Svizzera, Mina mi invita a pranzo e fa le polpette. 
Quale è l'eredita degli “Scisma”?
L'eredità degli Scisma sono i Paolo Benvegnù. 
Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Vivere. Contemplare. Essere. Sparire.

Grazie per lo spazio donatoci, anche a nome dei miei compagni.
Siate felici. 
Giuseppe Arnesano

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