venerdì 12 novembre 2010

Strappare la notte

Pubblicato sul Il Paese Nuovo martedì 20 gennaio 2010


Arte Contemporanea/ Raphael Art Gallery

La Raphael Art Gallery continua il suo viaggio tra le lingue e le espressioni dell’arte contemporanea. Fino al prossimo 24 gennaio, le sale della galleria ospitano la Collettiva City of Angels, allestita con le opere di Angelo Accardi, Dino Sambiasi, Alfonso e Nicola Vaccari e Akira Zakamoto.
Secondo le parole di Luca Renna, curatore della Raphael Art Gallery: “questa mostra ha la pretesa di mostrare gli angeli nascosti nei quali giornalmente ci si imbatte. L’esposizione ha una ambizione chiara, ingrandire sempre più la domanda di significato che la vita ci propone. Per visitare questa mostra non c’è bisogno di grande esperienza artistica, c’è bisogno di saper sognare ad occhi aperti e di saper guardare la realtà una volta finito il sogno”.
Immerso nei colori e nelle suggestive rappresentazioni di questi sensibili artisti, mi soffermo a osservare i cinque notturni urbani eseguiti dai gemelli Vaccari, che d’improvviso suscitano in me, rimandi compositivi e coloristici, paralleli alla poetica di Edward Hopper, uno degli artisti americani più importanti del secolo scorso, che nel corso della sua produzione artistica, ha saputo offrire con evocativo realismo pittorico, uno spaccato della società statunitense degli anni Venti-Quaranta. 
Hopper come caposcuola dei realisti affermava:”Il mio obiettivo in pittura è sempre stato ottenere la trascrizione più esatta possibile delle più intime impressioni che ho sulla natura” e credo che le opere dei gemelli Vaccari, trasmettano proprio quell’ “intima impressione della natura”, una “natura” che è espressione della loro realtà vissuta quotidianamente e che si compone di bagliori intravisti nella notte, di percezioni visive e di immagini sfocate, tutti rapidamente bloccati in un istantanea dalle grandi dimensioni.
Entriamo nel vivo della Collettiva Collettiva City of Angels, a diretto contatto con gli artisti Alfonso e Nicola Vaccari:

Notturno


In che modo nasce la vostra figurazione?



Nasce attraverso un saccheggio visivo, usando lo spostamento in auto per ottenere immagini strappate alla realtà tramite l’apporto fotografico. E’ un flash back della memoria, in quanto recupero della memoria attraverso i luoghi vissuti.



Quale è il senso dell'interpretazione che date alla realtà?



E’ una realtà del quotidiano, apparentemente banale, in cui gli stessi luoghi sono intermittenze di una memoria non solo personale, ma collettiva. I paesaggi landscapes o le city by night interpretano una sospensione contemporanea in cui l’uomo è assente; i paesaggi urbani sono già antropizzati e ne testimoniano la persistenza esistenzialista.



E' importante l'uso della fotografia nelle vostre composizioni?



Certamente! Per noi è come una sorta di regia: utilizzando la fotografia otteniamo le sequenze della memoria, e i luoghi sono intermittenti e alterni come un ricordo o un rimpianto. Tematica molto proustiana! Una volta stampato in digitale il fotogramma, si riproduce lo scenario su tela nuda, ad olio, semplicemente copiando e alterando di poco il soggetto.



La figura femminile assume una posizione centrale nelle vostre opere. Cosa è per voi l'erotismo?



Un Notturno di Alfonso e Nicola Vaccari

L’erotismo sta nell’aria, è dappertutto. La donna comunque ne è l’icona per eccellenza, portatrice di un sogno di bellezza che è senza fine. Ogni donna ha il suo erotismo, in quanto detiene il potere della creazione e l’arte della seduzione, che può passare attraverso il corpo o l’abbigliamento. L’erotismo è strettamente legato alla bellezza e ad una sua convulsa forza, che la donna per antonomasia le rappresenta.



In questo momento della vostra vita artistica, sentite di appartenere ancora al movimento della Transavanguardia o abbracciate il "realismo statunitense" degli anni Venti- Quaranta? 



La Transavanguardia è stata la nostra partenza, ovvero lo sviluppo militante di un espressionismo esasperato in età giovanile. Esiste ancora in noi, ma la nostra pittura da molti anni è cambiata, in un rigoroso ritorno all’ordine. La Nuova Figurazione, quindi il realismo statunitense, è attualmente la nostra primaria linea di ricerca espressiva.



Qual è lo stato attuale dell'arte contemporanea?



L’arte contemporanea è collassata in un facilismo e sensazionalismo che lascia vuoti gravi nelle capacità tecniche. Vale a dire che pochi sanno realmente disegnare e dipingere, facendo passare per arte certe cialtronerie vergognose. Tuttavia vi sono artisti che usano materiali non pittorici, ma pochi di essi sanno operare con vera consapevolezza di estetica e contenuto. La colpa è anche dei galleristi che seguono come beoti certe mode, promuovendo l’inganno e l’equivoco dell’arte. Dovremmo recuperare un’eticità pragmatica del fare arte e guardare di più alla pittura per la pittura.


Giuseppe Arnesano

Biografia: Alfonso e Nicola Vaccari, artisti gemelli classe 1961, sono nati a Forlì dove vivono e lavorano. Si sono diplomati al liceo artistico di Ravenna e all’Accademia di Belle Arti di Bologna - corso di pittura; hanno esordito nell’85 con una mostra a cura di Achille Bonito Oliva a Bergamo, dal titolo DESIDERETUR, entrando a far parte della generazione successiva alla Transavanguardia italiana. La loro ricerca artistica negli anni è proseguita verso un ritorno all’ordine, nell’ambito del neorealismo, sino ad approdare nella Nuova Figurazione italiana. Hanno partecipato a numerose mostre collettive e personali a livello nazionale e internazionale, come artisti indipendenti; sono considerati fra i maggiori esponenti della pittura di paesaggio contemporanea.

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