giovedì 11 settembre 2014

Il rendezvous dei Borboni

Henri Matisse, La Danza, Olio su tela,  Museum of Modern Art, New York, 1909


Quello che si è svolto a Cocumula nell’ultimo giorno di agosto, durante la prima tappa del premio letterario La Luna dei Borboni presentato dalla giornalista e scrittrice Luisa Ruggio, non è stato soltanto un momento dedicato ai riconoscimenti ufficiali, ma anche ad un dialogo tra le arti. E’ accaduto che, mentre musicisti come Giorgia Santoro (Flauto traverso) e Marco Piperno (Chitarra) si alternavano nell’esecuzione di intensi brani strumentali, le voci degli attori Salvatore Della Villa, Anna Stomeo, Barbara Castrignanò e Antonio Minelli interpretavano alcuni scritti di Vittorio Bodini. Proprio da Giorgia Santoro, che con il suo progetto da solita Déjà vu ha inaugurato la serata, abbiamo appreso in che modo la sua musica abbraccia versi del poeta :« Indubbiamente grazie alla Musica ho avuto l'occasione di conoscere ed innamorarmi dei suoi versi. Ciò che probabilmente avvicina la mia Musica alle sue poesie, è il forte legame con la terra d’origine ma al tempo stesso la passione per altri “luoghi” come quella la Spagna; ma più di ogni cosa, credo sia la voglia di raccontare, percorrere ed esplorare attraverso i “suoni”. Questi brani musicali»,prosegue la flautista,« si basano sul recupero delle antiche danze medievali, dei canti cristiani di pellegrinaggio e devozione (Cantigas de Santa Maria) e delle antiche romanze sefardite, espressione della cultura e delle tradizioni degli ebrei spagnoli». Nel bel mezzo di questo rendezvous artistico di fine estate anche la pittura diviene protagonista. Massimo Pasca ha dato vita alla prima tela del live painting itinerante dedicato al poeta. «Il mio omaggio a Bodini», ha spiegato Pasca , «consiste nel tentativo sperimentale di lasciarmi guidare dal ritmo delle sue composizioni e da questo avere una quasi simultanea traduzione in segno. E' un tentativo fatto più volte sia con musicisti che con scrittori e poeti, ogni volta scopro che il mio segno risente dei diversi ritmi compositivi e delle diverse suggestioni». Durante le letture di Banderillas de fuego, Poppitu, Restauri e L’amore in Puglia ha il muso storto, che risuonavano in piazza San Nicola, Massimo Pasca ha assorbito musica e parole. Tratto dopo tratto con quell’innato processo della “scrittura automatica”, che caratterizza parte della tecnica dell’artista, Pasca ha segnato l’incipit sospeso della tela, nel quale le parole di Bodini divengono figurazione minuziosa di un immaginario roboante, personale e stilisticamente pop. Il progetto artistico dei Luoghi bodiniani, nato da un’idea del Raggio Verde Edizioni, insieme all’associazione e20Cult e alla collaborazione con il Centro Studi Vittorio Bodini, vuole raccontare attraverso un viaggio affascinante gli scenari pugliesi più cari al poeta in occasione del centenario della sua nascita. A conclusione della perfomance itinerante Massimo Pasca legherà tutti i frammenti delle tele realizzate, per creare un’inedita narrazione che donerà al Centro Studi “Vittorio Bodini”.




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