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Henri Matisse, La Danza, Olio su tela, Museum of Modern Art, New York, 1909 |
Quello che si è svolto a Cocumula
nell’ultimo giorno di agosto, durante la prima tappa del premio letterario La
Luna dei Borboni presentato dalla giornalista
e scrittrice Luisa Ruggio,
non è stato soltanto un momento dedicato ai riconoscimenti ufficiali, ma anche ad
un dialogo tra le arti. E’ accaduto che, mentre musicisti come Giorgia Santoro (Flauto traverso) e Marco Piperno (Chitarra) si alternavano
nell’esecuzione di intensi brani strumentali, le voci degli attori Salvatore
Della Villa, Anna Stomeo, Barbara
Castrignanò e Antonio Minelli interpretavano alcuni scritti di Vittorio Bodini. Proprio
da Giorgia Santoro, che con il suo
progetto da solita Déjà vu ha
inaugurato la serata, abbiamo appreso in che modo la sua musica abbraccia versi
del poeta :« Indubbiamente
grazie alla Musica ho avuto l'occasione di conoscere ed innamorarmi dei suoi versi. Ciò che probabilmente avvicina la mia Musica
alle sue poesie, è il forte legame con la terra d’origine ma al tempo stesso la
passione per altri “luoghi” come quella la Spagna; ma più di ogni cosa, credo sia la voglia di raccontare, percorrere ed esplorare
attraverso i “suoni”.
Questi brani musicali»,prosegue
la flautista,« si basano sul recupero delle antiche danze medievali, dei canti
cristiani di pellegrinaggio e devozione (Cantigas de Santa Maria) e delle
antiche romanze sefardite,
espressione della cultura e delle tradizioni degli ebrei spagnoli». Nel bel mezzo di questo rendezvous artistico di fine estate anche la pittura diviene protagonista. Massimo
Pasca ha dato vita alla
prima tela del live painting itinerante dedicato al poeta. «Il mio omaggio a Bodini», ha spiegato Pasca , «consiste nel tentativo sperimentale di lasciarmi guidare dal ritmo
delle sue composizioni e da questo avere una quasi simultanea traduzione in
segno. E' un tentativo fatto più volte sia con musicisti che con scrittori e
poeti, ogni volta scopro che il mio segno risente dei diversi ritmi compositivi
e delle diverse suggestioni». Durante le letture di Banderillas de fuego, Poppitu, Restauri e L’amore in Puglia
ha il muso storto, che risuonavano in piazza San Nicola, Massimo Pasca ha
assorbito musica e parole. Tratto dopo tratto con quell’innato processo della
“scrittura automatica”, che caratterizza parte della tecnica dell’artista,
Pasca ha segnato l’incipit sospeso della tela, nel quale le parole di Bodini divengono
figurazione minuziosa di un immaginario roboante, personale e stilisticamente
pop. Il
progetto artistico dei Luoghi bodiniani, nato da un’idea del
Raggio
Verde Edizioni, insieme all’associazione e20Cult e alla
collaborazione con il Centro
Studi Vittorio Bodini, vuole raccontare attraverso un viaggio
affascinante gli scenari pugliesi più cari al poeta in occasione del centenario
della sua nascita. A conclusione
della perfomance itinerante Massimo Pasca legherà tutti i frammenti delle tele
realizzate, per creare un’inedita narrazione che donerà al Centro Studi
“Vittorio Bodini”.