Quando lo Sport abbraccia l’Arte. Playground una mostra laboratorio per
gli Internazionali di tennis a Roma. Dal 9 al 16 maggio 2014 una settimana di
workshop, progetti interattivi e relazionali; “una palestra d’arte” tra gioco
ed architettura, arte e natura.
 |
Foto di @Chiara Vignudelli |
Ieri sera, tra le architetture
razionaliste di Moretti, le sonorità ambient e quelle synth electronic music dei
Commodity Palace, si è inaugurata Playground.
Atmosfera sobria e tanta curiosità per l’apertura della mostra laboratorio
curata da Bartolomeo Pietromarchi e Maria Alicata presso la Casa delle Armi al
Foro Italico di Roma. La mostra, organizzata in occasione degli internazionali
BNL d’Italia, presenta alcuni interventi site-specific realizzati da Gabriele
De Santis (Roma, 1983), Ruth Proctor (Gran Bretagna,1980), Giuseppe Stampone
(Cluses-Francia, 1972) ed i due steet artist Stan (Roma, 1982) e Lex (Taranto,
1982). Per Bartolomeo Pietromarchi, che abbiamo incontrato durante il vernissage,
- gli artisti in esposizione sono
accomunati da una dimensione interattiva ed in qualche modo ludica dell’arte,
che ben si adatta alla realizzazione di questo progetto- in oltre, aggiunge
il curatore, -le opere sono libere e
tridimensionali nello spazio senza alcun muro o divisione, ad accezione dello
stencil “architettonico” di Stan e Lax collocato su una delle pareti esterne costruite di recente-. Playground è un
progetto espositivo nel quale i laboratori con gli artisti, vero punto di forza
dell’intera mostra, sono il legame creativo e dinamico che
coinvolge e relaziona artisti e pubblico, cercando di favorire, attraverso
l’uso di differenti tecniche artistiche tra vecchie e nuove sperimentazioni,
quell’attenzione ed interesse nei confronti dell’arte contemporanea.
 |
Sten e Lex, Arazzo, 2014 Foto @Chiara Vignudelli |